Reached 3.2 million customers, ready for expansion into the home and family sectors and new markets such as Spain and the UK
Published by Il Sole 24 Ore in Italian.
Una raccolta premi che punta ad arrivare a fine anno a 1,1-1,2 miliardi di euro dagli 880 milioni dell’anno scorso, dopo un primo trimestre che si è chiuso con polizze sottoscritte per oltre 250 milioni di euro e un Ebitda positivo a doppia cifra nel 2023 che dovrebbe essere confermato anche quest’anno. Prosegue la crescita di Prima Assicurazioni, l’insurtech che conferma il suo modello di business basato su un servizio semplice e veloce per il cliente.«Per il momento il nostro business si conferma profittevole, siamo in grado di autofinanziarci proseguendo sulle nostre gambe. La crescita è superiore alle attese e i nostri azionisti sono soddisfatti dei risultati, pur rimanendo pronti a supportarci nel percorso di crescita», sostiene George Ottathycal, Ceo di Prima, in occasione della presentazione della nuova campagna pubblicitaria che vede protagonista un divo di Hollywood ben conosciuto come Patrick Dempsey. Una star che però, per scelta consapevole, nello spot multicanale appare solo in secondo piano, coperto e sovrastato dai clienti che rimangono il focus del modello dell’agenzia assicurativa. “Tu, Prima” è infatti il claim della campagna che amplia il raggio d’azione della presenza dal tradizionale settore auto-moto alla copertura per casa e famiglia, che oggi vale solo il 4-5% del fatturato generato da 3,2 milioni di clienti.Prima Assicurazioni punta quindi sull’ampliamento dei prodotti assicurativi per proseguire una crescita profittevole, facendo leva anche sui nuovi mercati in Spagna e Regno Unito dove «consolidare la nostra presenza, senza fare passi falsi», sottolinea Ottathycal. In funzione dell’espansione ai nuovi mercati, lo scorso anno è entrato nel capitale Carlyle, andando ad affiancarsi agli azionisti istituzionali storici, Blackstone e Goldman Sachs. Per il momento non è in cantiere una nuova richiesta di capitali, così come l’Ipo rimane una possibilità, ma per il momento «non un’ipotesi concreta».La brand awareness dell’insurtech ha raggiunto i livelli delle compagnie più consolidate e la scelta di un testimonial come Dempsey punta a identificare un brand ormai affermato, focalizzato sul cliente come protagonista. Il modello di innovazione di Prima ruota proprio attorno all’attenzione al cliente, non tanto nel prodotto quanto per quanto riguarda il servizio offerto dalla piattaforma di proposta di polizze «rapida ed efficiente, che non fa perdere tempo e che identifica le offerte davvero più economiche nel loro complesso», sostiene il Ceo. Una piattaforma che ha spinto all’apertura anche alla rete di agenti, arrivati ora a oltre 1.400 persone, che oggi coprono circa un terzo della raccolta premi, affiancando i volumi più o meno equivalenti derivanti dalla sottoscrizione diretta dal sito e da quella in arrivo dalle piattaforme di comparazione. Anche la scelta di trasformare l’attuale «modello vincente di Mga (managing general agency, ndr)» in compagnia assicurativa vera e propria rimane una suggestione che non sembra portare a cambiamenti strategici a breve: «Un’opportunità eventuale, ma non un’opzione attuale».