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C’è quasi un angolo di box della MotoGP nel palazzo in cui ha sede Prima Assicurazioni, in Piazzale Loreto a Milano. È l’ufficio del CEO George Ottathycal, nel quale sono ben visibili alcuni ricordi dei successi vissuti al fianco di Paolo Campinoti, patron del Team Prima Pramac Racing, di cui l’azienda italiana è title sponsor dal 2022. Un accordo da poco rinnovato per altre tre stagioni, fino al 2027, in un evento che ha aperto il GP Catalunya, giovedì scorso a Barcellona. Le moto qui sono una vera passione, non soltanto un’importante iniziativa di comunicazione. «Cerco di essere presente a più gare possibili» spiega Ottathycal, entusiasta come un tifoso, per i risultati che Prima Pramac sta ottenendo da quando è nata l’alleanza con il team toscano.
Lo scorso anno Prima Pramac ha vinto il campionato del Mondo per team, prima volta nella storia per una squadra indipendente, e Jorge Martin si è giocato fino all’ultimo il Mondiale piloti: vi aspettavate di competere già al top?
«Quando annunciammo il nostro ingresso in MotoGP come title sponsor del Team Pramac Racing, nel 2022, sapevamo di aver scelto una squadra estremamente competitiva, e sapevamo come Martin fosse uno dei piloti più forti della classe regina. Con Paolo (Campinoti) e tutta la squadra si è poi creata subito una sintonia speciale, umana e professionale, che ha reso la collaborazione con loro davvero semplice, naturale. I primi due anni insieme sono stati pieni di emozioni e di successi, questa terza stagione è ancora più avvincente. Siamo felici di questa unione, che il pubblico riconosce come un sodalizio di valore, vincente e convincente, tra due realtà che fanno bene nei rispettivi business e oggi, insieme, in uno degli sport più competitivi al Mondo».
Con Martin in testa al Mondiale, quest’anno potrebbe arrivare anche un clamoroso campionato del Mondo piloti: credete nel titolo?
«Per scaramanzia non rispondo… Certo, le cose stanno andando bene e spero che continuino così. La stagione è ancora lunga. Per ora ci godiamo i risultati. È indispensabile pensare una gara alla volta, siamo persone pragmatiche, è una delle caratteristiche che abbiamo in comune con il Team Pramac. Siamo ovviamente felici della popolarità che il brand Prima sta acquisendo grazie alle performance della squadra e dei suoi piloti, per tutta l’azienda è un motivo di grande orgoglio. Ci stiamo godendo questo bel momento».
Perché avete scelto di investire nella MotoGP?
«Definirei quella della MotoGP come una scelta naturale. Le moto rappresentano innanzitutto una componente rilevante del nostro business: circa un motociclista su dieci in Italia è assicurato con noi, si tratta di circa 400mila moto. La MotoGP è poi una piattaforma strategica con cui sosteniamo il brand Prima Assicurazioni in termini di popolarità verso il grande pubblico, che ci segue e ci sceglie anche grazie alla visibilità e alle iniziative che costruiamo attraverso questa sponsorizzazione. Da ultimo, la presenza globale di uno sport funzionale al nostro piano di sviluppo internazionale, e che oggi vede Prima Assicurazioni presente in due Paesi chiave come Spagna e Gran Bretagna. E poi la passione, certo. Quella non manca».
Avete altre sponsorizzazioni simili?
«I motori, a due e quattro ruote, sono al centro della nostra offerta di prodotto: da qui la scelta di comunicare attraverso sponsorizzazioni coerenti, in linea anche con il concetto di velocità che ha contraddistinto la nostra azione, la crescita del brand Prima, fin dall’inizio, di cui siamo molto orgogliosi. Oltre all’alleanza con il Team Pramac Racing, Prima Assicurazioni è title sponsor del Team Ghinzani, che corre da anni, con successo, nella Porsche Carrera Cup, ed è al fianco della campionessa di Rally Rachele Somaschini».
Cosa pensa dell’acquisto della MotoGP da parte dei proprietari della Formula 1, Liberty Media?
«Siamo entrati in MotoGP con la Dorna, che ha fatto un lavoro straordinario nel costruire valore intorno a uno sport che, come accade anche in altre discipline, vive di grandi rivalità o degli exploit di atleti eccezionali, che con la loro presenza segnano decenni interi. Allo stesso tempo, però, pensiamo che il passaggio a Liberty Media rappresenti un’ulteriore possibilità di sviluppo per questo sport, analogamente a quanto è stato fatto con la F1».
Quindi il prossimo passo per Prima sarà una sponsorizzazione in Formula 1?
«Per il momento siamo concentrati sulla MotoGP e sul fare bene con Prima Pramac in questo Mondiale. La F1 non è sul tavolo. Tuttavia, siamo appassionati di motori, quindi, in futuro, chissà…».